04/11/2015Newsletter Novembre 2015



ARTICOLI OTTOBRE 2015

I numeri dell’immigrazione in Italia: tra emergenza e cittadinanza

Il rapporto dell’Istat sui cittadini non comunitari uscito nei giorni scorsi mette in luce come il quadro dell’immigrazione in Italia, pur nella sostanziale stabilità della presenza straniera in termini di valori assoluti, stia profondamente cambiando.
di Cinzia Conti e Roberto Petrillo su Neodemos del 30 ottobre 2015 


Più mense per combattere la povertà infantile: presenti nel 40% delle scuole
Rapporto di Save the Children: mense e rette agevolate, tra mancanze e limitazioni. Le rette variano notevolmente, dagli 0,35 euro al giorno di Salerno ai 5,5 di Bergamo ai 2,3 euro di Catania ai 7,7 euro di Ferrara. Riduzioni o esenzioni non legate al reddito ma alla residenza.
su Redattore Sociale del 28 ottobre 2015


Come combattere la povertà
Seicento milioni di euro in più destinati alla lotta alla povertà. Aggiunti a quelli già stanziati in questo settore per diversi istituti, portano a concentrare sul contrasto alla povertà, in particolare minorile, un miliardo e seicento milioni circa di euro. Molto meno di quanto sarebbe necessario...
di Chiara Saraceno su Dirittiglobali del 27 ottobre 2015


Rapporto Svimez, Mezzogiorno «sempre più povero»
Proseguono le diseguaglianze di reddito tra Nord e Sud dell’Italia e il Mezzogiorno è sempre più povero. Nel Centro- Nord oltre il 50% delle persone guadagna dall’80 al 100% del reddito medio regionale; al Sud questo vale solo per una persona su cinque. Al contrario, il 61,7% delle persone guadagna al massimo il 40% del reddito medio, con punte del 66% in Campania, del 70% in Molise, e addirittura del 72% in Sicilia». Il Sud dunque è sempre più povero.
di Nicola Barone su Il Sole24ore del 27 ottobre 2015


Ue, nuove povertà: aumenta il divario giovani-vecchi
Italia in fondo alla classifica del Social Justice Index, assieme a Portogallo, Spagna e Grecia: in aumento la povertà soprattutto tra i più giovani e in diminuzione le opportunità nel lavoro e nello studio. Aumenta il divario giovani vecchi: le pensioni d’anzianità più tutelate rispetto ai sussidi di disoccupazione. 
di Luca Pagni su Repubblica del 27 ottobre 2015


Famiglie, la povertà dipende da più fattori. "Dateci supporto sociale"
Ricerca “Io non mi arrendo”, promossa da L’Albero della Vita e realizzata dalla Fondazione Emanuela Zancan. Per le famiglie intervistate la prima causa di disagio è legata a problemi di lavoro (9 famiglie su 10), poi segue la casa.
su Redattore Sociale del 27 ottobre 2015


Sessant’anni, maschio, del Nord: ritratto del pensionato più ricco
La spesa italiana in pensioni è sbilanciata sul Nord Italia, la classe d’età con l’importo medio più alto è quella tra i 60 e i 64 anni. Per i parasubordinati solo 171 euro al mese. 
di Lidia Baratta su Linkiesta del 23 ottobre 2015


Adapt: serve un sistema di welfare più sussidiario e attento al ciclo di vita
Presentato a Roma il Libro Verde “Lavoro e Welfare alla persona” che riflette sui problemi del nostro sistema sociale e le strategie per affrontarli.  
di Lorenza Bandera su Secondo Welfare del 22 ottobre 2015


Rapporto povertà 2015, sempre più italiani agli sportelli Caritas
Rapporto povertà 2015: oltre 170 mila gli utenti dei centri d’ascolto, di cui oltre la metà stranieri in larga parte regolari. Cresce di quattro punti il numero degli italiani. In calo (ma sempre le più numerose) le richieste di aiuti alimentari.
su Redattore Sociale del 17 ottobre 2015


Processo all’università: sempre più inefficace e iniqua
AI giovani non si fidano più e fuggono dalle università italiane: crollo delle immatricolazioni e degli iscritti ai test d’ingresso. Investimenti inferiori ai partner europei. Forbice fra Nord-Sud e fra ricchi e poveri che si apre inesorabile. Questi i numeri degli atenei nella penisola. 
di Matteo Luca Andriola su Linkiesta del 15 ottobre 2015


Le conseguenze territoriali dell’austerità disuguale
L’austerità non è uguale per tutti, diversi sono gli effetti che le politiche pubbliche hanno avuto sulle aree del paese. L’austerità ha infatti colpito in modo particolare l’area più debole del paese e cioè il Mezzogiorno.
di Gianfranco Viesti su Eticaeconomia del 14 ottobre 2015


L’Italia ingiusta con le donne
Una specie di corsa a ostacoli. Una mediazione continua fra quello che dovrebbe essere e la realtà. Si potrebbe riassumere così il mondo del lavoro visto dalle donne dei Paesi del G20. 
di Giusy Fasano su Corriere della sera del 13 ottobre 2015


Per la prima volta un miliardo contro la povertà
Nella legge di stabilità potrebbe essere previsto un finanziamento strutturale da un miliardo di euro per contrastare il fenomeno.
di Stefano Sacchi su Secondo Welfare del 12 ottobre 2015


Lavori atipici, pagati poco e il 30% delle donne lascia dopo la gravidanza
Quasi una donna su quattro (22,4%) con meno di 65 anni interrompe l’attività lavorativa per motivi familiari, contro appena il 2,9% degli uomini. La percentuale sale al 30% tra le madri e supera il 25% tra le generazioni nate dopo il 1964.
su Corriere della sera del 8 ottobre 2015


Giovani senza studio né lavoro, la carica dei Neet: in Italia sono 2,5 milioni, i peggiori d’Europa
Poveri giovani. O almeno poveri quei due milioni e mezzo di individui, tra i 15 e i 29 anni, che non sono più a scuola e non sono nemmeno nel mondo del lavoro. Hanno coniato una sigla per indicarli, «Neet»: Not in Education, Employment or Training, e spiegare cosa fanno è semplice: niente.
di Antonella De Gregorio su Corriere della sera del 7 ottobre 2015


Italia secondo paese più «vecchio» al mondo e primo in Europa
Dati dell’Oms: entro il 2050 raddoppierà numero degli over 60 nel mondo, già entro il 2020 i «seniors» supereranno in numero i bambini di cinque anni. 
su Corriere della sera del 1 ottobre 2015


Così uguali, così diversi
Possiamo convenire che l’antidoto migliore per contrastare una qualsiasi discriminazione è sostenere la cultura della diversità, nell’accezione dell’action plan della Commissione Europea di “diversity disclosure”. 
AAVV su nelMerito del 1 ottobre 2015


L’effetto della religione sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro nel corso del tempo
Molti studi empirici hanno mostrato che la religione e il modello tradizionale di divisione dei ruoli fra donne e uomini che è insito in essa influenzano in modo significativo la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Tuttavia, nessuno si è chiesto mai se tale influenza cambi nel corso del tempo, come le altre strutture sociali ed economiche. 
di Justina AV Fischer e Francesco Pastore su nelMerito del 1 ottobre 2015


EVENTI

Seminario Irvapp, Fondazione Bruno Kessler
Alberto Martini

What can we learn from RCT with partial compliance?
Trento, 5 novembre 2015 

Seminario Brown Bag, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
Milena Belloni

Cosmologies of Destinations: Roots and routes of Eritrean forced migrants towards Europe
Trento, 5 novembre 2015

Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali
Per non perdere la bussola...nell’attualità
Enrico Giovannini

L’Europa nel XXI secolo. Il futuro economico-sociale e i fenomeni migratori
Modena, 20 novembre 2015
 
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

Genere e partecipazione
Trento, 16-24 novembre 2015

Master universitario di I livello in

"Studi rom per il contrasto all’antiziganismo" 
promosso dal Centro di Ricerche Etnografiche e di Antropologia applicata "Francesca Cappelletto" (CREAa) dell’Università degli Studi di Verona  nell’AA 2015-2016.
Scade il 20 novembre il termine per l’iscrizione 
 
Sociologia del lavoro - Call for paper

Diseguaglianze oggi: quanto conta ancora il lavoro
Napoli, scadenza - 15 gennaio 2016

IN LIBRERIA

a cura di Associazione Società INformazione

Il nuovo disordine mondiale
13° Rapporto Diritti Globali, 2015

Progetto realizzato da

Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali

Con il contributo di

Fondazione Cassa di Risparmio di Modena