06/10/2015Newsletter Ottobre 2015



ARTICOLI SETTEMBRE 2015

Matrimoni tardivi, questi sconosciuti

Da quando i cambiamenti culturali della seconda metà del secolo scorso hanno ridimensionato la sua esclusività nella realizzazione di importanti passaggi della biografia individuale (formazione di una coppia stabile e possibilità di diventare genitori socialmente riconosciuti), la scelta di sposarsi è sempre più rara e chi si sposa – soprattutto se si tratta di primo matrimonio – lo fa ad età progressivamente più alte.
di Fausta Ongaro su Neodemos del 29 settembre 2015 


Crescita, la parità uomo-donna farebbe aumentare il Pil del 26%
Se tutti i Paesi si comportassero come i migliori tra loro in termini di parità di genere, il beneficio che si otterrebbe nel mondo in dieci anni sarebbe pari a 12 mila miliardi di dollari (12 trilioni di dollari, quasi 11 trilioni di euro) di aumento di Pil.
di Maria Silvia Sacchi su Corriere della sera del 29 settembre 2015


Strategie di contrasto alla povertà educativa
“In Italia l’accesso alla conoscenza e alla cultura rimane un problema per tanti bambini, in particolare per chi nasce in contesti familiari svantaggiati”. E’ questa l’amara considerazione che emerge dal rapporto “Illuminiamo il futuro 2030” di Save the Children pubblicato negli scorsi giorni e frutto di una ricerca partita nel 2014, dedicata interamente alle povertà educative.
di Barbara Payra su Secondo Welfare del 28 settembre 2015


Così le aziende perdono le persone più capaci
Conciliare il lavoro professionale con le responsabilità di cura famigliare per le donne con buone qualifiche e remunerazione è più facile che non per le donne a bassa qualifica e bassa remunerazione.
di Chiara Saraceno su Repubblica del 23 settembre 2015


Verso i 10 miliardi, in un mondo disuguale
Facciamo qui un rapido esame delle ipotesi assunte per delineare il futuro della popolazione fino al 2050, un periodo di tempo – circa una generazione – per il quale è lecita un’analisi prospettiva. 
di Massimo Livi Bacci su Neodemos del 22 settembre 2015


Saranno i migranti a salvare l’Europa
Lo slancio di solidarietà in favore dei rifugiati osservato in queste ultime settimane è stato tardivo. Ma quantomeno ha avuto il merito di ricordare agli europei e al mondo una realtà fondamentale. Il nostro continente, nel XXI secolo, può e deve diventare una grande terra di immigrazione.
di Thomas Piketty su Repubblica del 19 settembre 2015


Le frontiere del nuovo welfare alla prova delle nuove povertà
L’emergere di nuovi bisogni e la crescita della domanda di prestazioni e tutele sociali ha determinato negli ultimi anni una trasformazione quantitativa e qualitativa del fenomeno povertà. In Europa, oggi, 123 milioni di persone (il 24,5% della popolazione) sono a rischio povertà. 
di Franca Maino su Secondo Welfare del 19 settembre 2015


La scuola, ma non solo, ecco la formula per dare un futuro a tutti i ragazzi
La mancanza di competenze matematiche e linguistiche è particolarmente concentrata tra i bambini e ragazzi piú poveri, nelle regioni piú povere e tra i figli di stranieri, ma presenta comunque percentuali molto più alte di quelle della incidenza della povertà sia assoluta (che riguarda il 10 per cento di tutti i minori) che relativa.  
di Chiara Saraceno su Repubblica del 16 settembre 2015


Paperoni sempre più ricchi da qui al 2019
I rapporti presentati quest’anno da diversi istituti di ricerca, hanno evidenziato la cruda realtà della disuguaglianza sociale nel mondo: l’1% più ricco del pianeta possiede il 48% della ricchezza globale. Una tendenza che tende ad aggravarsi: nel 2016, quell’1% possiederà più del 50% della ricchezza e nel 2019 oltre il 54%.  
di Geraldina Colotti su Diritti Globali del 16 settembre 2015


Contribuire al reddito familiare con guadagni secondari?
Le scelte di lavoro delle donne e le politiche fiscali in Europa
Alina Verashchagina riassume i risultati di un’ampia ricerca sui cosiddetti “guadagni secondari” in Europa, cioè sui redditi da lavoro apportati dalle donne al bilancio familiare e che sono di entità inferiore a quelli degli uomini. 
di Alina Verashchagina su AltrEconomia del 15 settembre 2015


A casa con i genitori
L’ Europa è sempre più divisa tra nord e sud, tra est e ovest, come se una faglia obliqua l’attraversasse. Non si tratta però, soltanto, di differenze di tipo economico, o di politiche verso la nuova emergenza migratoria. Si tratta della percentuale di giovani, tra i 25 e i 34 anni, che vive a casa con i genitori. 
di Luca Mastrantonio su Corriere delle sera del 15 settembre  2015


Alla ricerca della regolarità: ulteriori aspetti della migrazione interregionale in Italia
In un articolo apparso di recente su questa rivista (04 Giugno 2015), Francesco Pastore ha ribadito l’importanza della migrazione Sud-Nord in Italia ed, in particolare, dei legami tra divari strutturali, mercato del lavoro e scelte migratorie interregionali. 
di Paolo Di Caro su Nelmerito.it del 14 settembre 2015


Servizi contro la povertà educativa, ma il 60% degli alunni frequenta scuole non adeguate
Solo il 14% dei minori tra 0 e 2 anni riesce ad andare al nido o usufruire di servizi integrativi. Correlazione positiva tra la partecipazione ad attività sportive, musicali, di volontariato e l’incidenza della povertà educativa: eppure in Italia il 70% degli alunni di 15 anni frequenta scuole senza attività extracurricolari.
su Redattore Sociale del 14 settembre 2015


L’elusione fiscale rende l’Europa più povera
In Italia dal 2005 al 2014 la percentuale di persone in stato di grave deprivazione materiale è aumentata di 5 punti percentuali. "La povertà e l’aumento della disuguaglianza non sono fenomeni inevitabili, ma sono l’effetto di scelte politiche" spiega il direttore di Oxfam Italia. Un report della Ong pone l’accento sull’iniquità dell’attuale modello di tassazione, non sufficientemente progressivo.
su AltrEconomia del 10 settembre 2015


Sostenibilità, l’Italia è 26esima su 34 Paesi dell’Ocse
Disuguaglianza sociale a livelli record nei paesi industrializzati e non sembra arrestarsi. Il dieci per centro più ricco, in 23 paesi OCSE, possiede da solo quanto il restante 40 per cento più povero, circa nove volte tanto.
di Irene Giuntella su Il Sole24ore del 8 settembre 2015


Lavorano e fanno figli: così i migranti finanziano l’Europa
Per salvare le nostre pensioni servono 250 milioni di rifugiati entro il 2060. Ecco perché per gli economisti sono una risorsa. A dispetto di quello che dicono alcuni politici, l’immigrazione conviene. Perché chi arriva, produce e paga le tasse. In Italia, per esempio, senza il contributo degli stranieri il governo sarebbe a caccia di 7 miliardi per coprire la legge di Stabilità.
di Maurizio Rcci su Repubblica del 8 settembre 2015


Ecco l’Italia bipolare con i consumi a singhiozzo
Nel tradizionale rapporto Coop sui consumi, diffuso oggi a Milano, emerge uno spaccato sociale interessante perché s’intravede per la prima volta un’Italia dinamica dopo sette anni di Grande Crisi seppur estremamente polarizzata su diverse dicotomie: giovani-vecchi, nord-sud, occupati-disoccupati, uomini-donne. 
di Fabio Savelli su Corriere della sera del 3 settembre 2015


EVENTI

Seminario Irvapp, Fondazione Bruno Kessler
Jochen Kluve

What Works? A Meta Analysis of Recent Active Labor Market Program Evaluations
Trento, 8 ottobre 2015 

Aiccon
Le Giornate di Bertinoro per l’economia civile 

L’economia della coesione nell’era della vulnerabilità
Bertinoro, 9-10 ottobre 2015

Salone dell’editoria sociale

Gioventù bruciata tra crisi e riscatto
Roma, 22-25 ottobre 2015
 
Sociologia del lavoro - Call for paper

Diseguaglianze oggi: quanto conta ancora il lavoro
Napoli, scadenza - 15 gennaio 2016

IN LIBRERIA

AA.VV.

La società del mutuo aiuto
Ed. Altreconomia, 2015

David Forgacs 

Margini d’Italia. L’esclusione sociale dall’Unità ad oggi
Ed. Laterza, 2015

Progetto realizzato da

Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali

Con il contributo di

Fondazione Cassa di Risparmio di Modena